Quando Davide Mondin (mio ex professore di Alma) mi propose di partecipare al concorso Nazionale ALMA Caseus 2016 non accettai, non mi ritenevo all’ altezza, non mi sentivo pronta. Da quel momento iniziò la sua attività di convincimento, ovvero me lo trovavo ad ogni evento o fiera che facevo, dove con tutta la sua pazienza cercava di convincermi a partecipare. Fu così che accettai, non solo per la sezione “professionisti” ma anche quella “formaggi”, giusto per non farci mancare nulla!
ALMA Caseus è il grande concorso nazionale dedicato al mondo del formaggio. Seguendo l’esempio dei grandi concorsi internazionali, storicamente legati al mondo e alla cultura del formaggio, ALMA Caseus si presenta come il più completo concorso in Italia sul piano delle conoscenze tecniche professionali, dal taglio al servizio alla comunicazione delle caratteristiche e della provenienza, fino ad arrivare alla qualità e alla conoscenza dei prodotti stessi.
Premetto: non ero preparata come avrei voluto, tant’è che avrei dovuto filmarmi mentre alle 11 di sera io, mia mamma e il casaro ci trovavamo per le degustazioni, gli abbinamenti, la scelta della composta che più si abbinasse a quel formaggio tanto erborinato da tempestare tutta la casa del suo “profumo”!
Il concorso è strutturato organizzato in più fasi, ovvero un test scritto, una degustazione alla ceca di 5 formaggi D.O.P. italiani da riconoscere in tutte le loro particolarità, una prova di taglio e un tagliere composto da formaggi D.O.P. e non (tutti chiaramente del territorio italiano).
Vi chiedo: poteva mancare nel nostro tagliere e il caprino di latte vaccino al bambù? E come proposta di formaggio innovativo a base di latte vaccino? Certo che no!
Bene, ad oggi vi posso dire che è stata dura, ma ce l’abbiamo fatta: tra più di 500 formaggi, il nostro caprino di latte vaccino è stato scelto come secondo classificato, ma soprattutto ha vinto il premio speciale Angelo Poretti. Quest’ultimo infatti l’ha selezionato come abbinamento alla Birra Poretti 10 luppoli. Entrambi due prodotti nuovi ma soprattutto innovativi, delicati ma allo stesso tempo dal un carattere deciso.
Per augurarci che questo sia solo l’inizio di un lungo e intenso percorso, voglio riportare una frase che disse durante la conclusione del concorso Andrea Sinigaglia, direttore di ALMA:
“Mi auguro che in Italia il formaggio arrivi ad avere la stessa importanza e lo stesso valore del vino, vera e propria eccellenza della nostra terra” .