Sembrano nomi in codice ma corrispondono ad un solo vino, elettrico, strabiliante e curiosissimo, il Phaunus. La cantina di cui parlo è Aphros wine di Vasco Croft, realtà in fase di espansione e nata da subito con una forte predisposizione per il rispetto della natura. Ci troviamo nella zona del Vinho Verde, a nord del Portogallo, tra il fiume Lima e un verdeggiante paesaggio collinare.
Incontriamo Miguel, enologo portoghese che ci porta direttamente in cantina ad assaggiare dalle botti, dalle autoclavi in inox e dall’uovo di cemento il vino che verrà poi imbottigliato. Da enologo è dalla base che parte, vuole farci capire le caratteristiche che contraddistinguono i suoi vini, quali sono pronti da imbottigliare, quali ancora no e capire cosa ne pensiamo.
Assaggiamo il Dafne ‘che diverrà‘, un Loureiro che affina metà in botte e metà in uovo di cemento e sembrano due vini completamente diversi. Dalla botte il Loureiro è un vino fruttato, note dolci di frutta matura, erbaceo, minerale mentre dall’uovo ( con aggiunta di solforosa) è un vino altrettanto fresco, floreale, dai sentori di albicocca e dall’uovo senza solforosa è un vino più citrino, dai sentori di mandarino. Interessante scoprire come cambia un vitigno in diversi affinamenti.
Il vitigno rosso è il Vinhão, vino di un rosso rubino, profumi di frutta fresca, lamponi, mirtilli, violetta, diverrà un vino di pronta beva, come era solito per i contadini della zona che durante la pausa lavorativa si concedevano del vino, fresco, leggero e bevuto rigorosamente in un’ampia tazza.
Ci spostiamo di qualche chilometro ed arriviamo alla Quinta do Paҫo l’altra piccola cantina di Aphros Wine, un appezzamento di 7 ettari ereditata da Croft dove tutto ebbe inizio.
Qui si respira un’immensa tranquillità, dal verde che ci circonda e ancora di più quando entriamo nella piccola struttura, gestita senza utilizzo di elettricità, dove tutto sembra rimasto come era una volta, con delle giganti anfore che ci fanno compagnia. È qui che nasce il Phaunus, un vino intrigante che mi ha colpito da subito. Un Loureiro coltivato in biodinamica, raccolto manualmente e lavorato senza alcun utilizzo di fonti elettriche; viene diraspato, pressato e fatto riposare 3 mesi in anfora passata precedentemente con la cera d’api. Un vino con una forte identità, unico, dai sentori di agrume, affumicato, minerale, persistente e con un’acidità sostenuta. Con lo stesso metodo nascono anche il Palhette un rosato con una percentuale di vinhão, altrettanto interessante, con sentori di ribes freschi, croccanti, fragoline ed il Pet Nat, vino frizzante sur lie, rifermentato in bottiglia perfetto per un aperitivo.
Mente terminiamo la visita passeggiando tra i vigneti Miguel ci mostra ciò che utilizza per la coltivazione biodinamica come il corno letame, un bollito di ortiche e sono colpita dall’attenzione e dal rispetto che provano per ciò che coltivano.
Una cantina assolutamente interessante e di grande potenzialità.
www.aphros-wine.com Quinta Casal do Paço, Padreiro (S. Salvador) Arcos de Valdevez 4970-500 Portugal